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  • Immagine del redattoreWe Love J-Pop

yama canterà la sigla scritta da Sekaikan Ozaki del film "Sweet My Home" diretto da Takumi Saitoh



La canzone "Kae hikari (Movie Edition)", cantata da yama e scritta da Sekaikan Ozaki (CreepHyp), è stata scelta come sigla del film "Sweet My Home" con Masataka Kubota, in uscita nelle sale giapponesi il 1° settembre.



"Sweet My Home" è un film basato sul romanzo d'esordio della scrittrice Kamizu Rinko, che ha vinto il 13° Shosetsu Gendai Feature Film Newcomer Award nel 2018. Il film è stato diretto dall'attore Takumi Saitoh. La storia si svolge mentre Kenji Kiyosawa, un istruttore sportivo che vive nella freddissima prefettura di Nagano, acquista la sua casa ideale e inizia una nuova vita con l'amorevole moglie e la giovane figlia. Un evento inspiegabile trasforma la felicità della famiglia Kiyosawa in un orrore spaventoso.


La canzone "Kae hikari (Movie Edition)" è una ballata triste in un mondo pieno di follia e nostalgia. Commentando la sigla, Saitoh dice:


"La sigla del film 'Suite My Home', che è pieno di aspetti essenziali della natura umana, doveva essere cantata da yama."


yama ha commentato il film dicendo:


"Ho letto la sceneggiatura e ho fatto del mio meglio. Non appena ho iniziato a leggerla, sono stata attratta così tanto che ho voluto continuare a leggere il resto della storia. Da un lato, c'era la paura della suspense e dell'orrore che mi ha tenuta sul filo del rasoio per tutto il tempo, e dall'altro, c'era l'anticipazione di quello che sarebbe successo quando sarebbe diventato un film."


Riguardo a 'Kae hikari (Movie Edition)' scritta da Sekaikan Ozaki, ha commentato:


"Mi piacciono molto i testi scritti da Ozaki-san perché sono appassionati e umani, e avevo fiducia in quello che avrebbe scritto dopo aver visto questo film, quindi l'ho lasciato nelle sue mani. Quando l'ho ascoltata per la prima volta, ho pensato che fosse una canzone meravigliosa, con una melodia a cui era facile abituarsi, ma anche con una follia che mi attanagliava. Piuttosto che un'espressione diretta di grande tristezza, ho inserito uno squilibrio nella musica, che è un po' allegra ma anche spaventosa. Ero consapevole del contrasto tra la calda scena familiare e la sensazione di essere intrappolati da qualcosa e l'emozione di voler proteggere i bambini."


Fonte: NATALIE

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